La seconda puntata del Festival di Sanremo è stata infinita. Il duetto di Massimo Ranieri con Tiziano Ferro ha toccato il cuore, una complicità che Ferro ha colto e restituito con generosità agli spettatori.
“Finiremo prima stasera”, ha dichiarato Amadeus oggi in conferenza stampa. Nessuna penalizzazione per gli artisti che finora si sono esibiti tardi. “Chi ha cantato all’una di notte ieri oggi canterà a inizio serata”. La seconda puntata del Festival di Sanremo è stata infinita. Tanto che in sala stampa qualcuno ipotizzava una maratona canora non stop fino alla puntata successiva.
Ma lo share rimane il migliore dal 1995, dai tempi di Pippo Baudo. Le certezze del successo? Fiorello innanzitutto. Talmente contagioso nella sua spontaneità che anche quando balla “Saturday Night Fever” - se pur ingessato - in versione John Travolta, riesce a sembrare un maitre de ballet dell’Opera di Parigi.
Amadeus conduce finalmente rilassato, affiancato dalle due giornaliste Emma D’Aquino e Laura Chimenti e da Sabrina Salerno, un po’ impacciata e non immune - come tante prima di lei – al classico inciampo sui tacchi. Il pubblico fa standing ovation quando i Ricchi e Poveri in formazione originale intonano in sequenza i loro successi. E persino l’abbonato storico della Rai, con quel portamento serio che solo un 85enne testimone della storia del Festival può avere, si emoziona.
Ma è il duetto di Massimo Ranieri con Tiziano Ferro a toccare davvero il cuore. Una complicità che l’artista più giovane coglie e restituisce con generosità agli spettatori. E che dire di Zucchero? Il bluesman infiamma sempre e ancora ogni platea.
Tra i momenti più dolci e autentici della serata il ricordo del compleanno di Fabrizio Frizzi da parte del conduttore (“se fosse qui questo Festival lo presenterebbe lui”, dice Amadeus visibilmente commosso) e l’esibizione di Paolo Palumbo, giovane malato di Sla che comunica e canta attraverso un monitor e invita a credere solo nei limiti che si trovano dentro di noi. A notte fonda, precisamente alle 1,40 (purtroppo o finalmente?) si conclude la gara.
La classifica provvisoria dei 24 cantanti:
- Francesco Gabbani - Viceversa
- Le Vibrazioni - Dov’è
- Piero Pelù - Gigante
- Pinguini tattici nucleari - Ringo Starr
- Elodie - Andromeda
- Diodato - Fai rumore
- Irene Grandi - Finalmente io
- Tosca - Ho amato tutto
- Michele Zarrillo - Nell’estasi o nel fango
- Levante - Tikibombom
- Marco Masini - Il confronto
- Alberto Urso - Il sole ad est
- Giordana Angi - Come mia madre
- Raphael Gualazzi - Carioca
- Anastasio - Rosso di rabbia
- Paolo Jannacci - Voglio parlarti adesso
- Achille Lauro - Me ne frego
- Enrico Nigiotti - Baciami adesso
- Rita Pavone - Niente (Resilienza 74)
- Riki - Lo sappiamo entrambi
- Elettra Lamborghini - Musica (e il resto scompare)
- Rancore - Eden
- Bugo e Morgan - Sincero
- unior Cally - No grazie
Le nuove proposte e l’attacco di Celentano
Per quanto riguarda le giovani proposte passano Fasma e Marco Sentieri che si aggiungono a Tecla e Leo Gassmann per le semifinali di venerdì sera. E non mancano le polemiche sul sistema di voto delle prime serate, la giuria demoscopica (basata su un campione rappresentativo di pubblico).
Adriano Celentano dalle pagine del Messaggero tuona contro l’eliminazione degli Eugenio in Via Di Gioia: "una canzone gioiosa, fresca e fin troppo avanti per la malsana aria che si respira nelle gare canore”.
La terza serata: i duetti e gli ospiti
Si celebrano i 70 anni del Festival con l’esibizione di tutti i 24 campioni in gara in duetti su brani che hanno fatto parte della storia della kermesse. Tra gli ospiti anche l’attore Roberto Benigni. Amadeus questa volta sarà affiancato dalle presenze femminili Alketa Vejsiu e Georgina Rodriguez, moglie di Cristiano Ronaldo. Le esibizioni saranno votate dall'orchestra dell’Ariston in base all'arrangiamento e all'esecuzione del pezzo.
Sanremo 2020, i duetti e le cover dei cantanti in gara
- Anastasio e PFM – Spalle al muro (Festival di Sanremo 1991, Renato Zero)
- Piero Pelù farà un duetto virtuale con Little Tony (scomparso nel 2013)– Cuore matto (Festival di Sanremo 1967, Little Tony e Mario Zelinotti)
- Elodie e Aeham Ahmad – Adesso tu (Festival di Sanremo 1986, Eros Ramazzotti)
- Elettra Lamborghini e Myss Keta – Non succederà più (Festival di Sanremo 1982, Claudia Mori)
- Giordana Angi e Solis String Quartet – La nevicata del 56 (Festival di Sanremo 1990, Mia Martini)
- Diodato e Nina Zilli– 24 mila baci (Festival di Sanremo 1961, Adriano Celentano e Little Tony)
- Raphael Gualazzi e Simona Molinari – E se domani (Festival di Sanremo 1964, Fausto Cigliano e Gene Pitney)
- Francesco Gabbani – L’italiano (Festival di Sanremo 1983, Toto Cutugno)
- Alberto Urso e Ornella Vanoni – La voce del silenzio (Festival di Sanremo 1968 Tony del Monaco e Dionne Warwick)
- Marco Masini e Arisa – Vacanze romane (Festival di Sanremo 1983, Matia Bazar)
- Enrico Nigiotti e Simone Cristicchi – Ti regalerò una rosa (Festival di Sanremo 2007, Simone Cristicchi)
- Michele Zarrillo e Fausto Leali– Deborah (Festival di Sanremo 1968, Fausto Leali)
- Rita Pavone e Amedeo Minghi – 1950 (Festival di Sanremo 1983, Amedeo Minghi)
- Tosca e Silvia Perez Cruz – Piazza grande (Festival di Sanremo 1972, Lucio Dalla)
- Achille Lauro e Annalisa – Gli uomini non cambiano (Festival di Sanremo 1992, Mia Martini)
- Bugo e Morgan – Canzone per te (Festival di Sanremo 1968, Sergio Endrigo e Roberto Carlos)
- Irene Grandi e Bobo Rondelli – La musica è finita (Festival di Sanremo 1967, Ornella Vanoni e Mario Guarnera)
- Le Vibrazioni e Canova – Un'emozione da poco (Festival di Sanremo 1978, Anna Oxa)
- Levante, Francesca Michelin e Maria Antonietta – Si può dare di più (Festival di Sanremo 1987, Umberto Tozzi, Enrico Ruggeri e Gianni Morandi)
- Junior Cally e i Viito – Vado al massimo (Festival di Sanremo 1982, Vasco Rossi)
- Paolo Jannacci e Francesco Mandelli – Se me lo dicevi prima (Festival di Sanremo 1989, Enzo Jannacci)
- Pinguini tattici nucleari – Papaveri e papere (Sanremo 1952, Nilla Pizzi), Nessuno mi può giudicare (Sanremo 1966, Caterina Caselli e Gene Pitney), Gianna (Sanremo 1978, Rino Gaetano), Sarà perché ti amo (Sanremo 1981, Ricchi e Poveri), Una musica può fare (Sanremo 1999, Max Gazzè), Salirò (Sanremo 2002, Daniele Silvestri), Sono solo parole (Sanremo 2012, Noemi), Rolls Royce (Sanremo 2019, Achille Lauro).
- Rancore, Dardust e La rappresentante di lista – Luce (Festival di Sanremo 2001, Elisa)
- Riki e Ana Mena – L’edera (Festival di Sanremo 1958, Nilla Pizzi)